È evidente che nei prossimi anni l’esercito,
e in forma ancora più accentuata la protezione civile, non potranno più contare
su un numero sufficiente di persone soggette all’obbligo di prestare servizio
per poter garantire gli effettivi previsti a norma di legge. L’esercito ha
intrapreso sforzi notevoli per attirare i giovani concittadini e tenerli nelle
sue fila, ma questo non basterà per mantenere l’effettivo al livello auspicato
nei prossimi anni. È dunque indispensabile un ulteriore sviluppo del sistema
del servizio militare obbligatorio. In prospettiva di garantire gli effettivi
sul lungo termine, sono dunque in atto riflessioni politiche a proposito di adeguamenti fondamentali del sistema del servizio militare obbligatorio. Data la situazione,
intraprende tutto ciò che è nei suoi poteri per migliorare la situazione. Per
tale motivo, questo tema è giudicato assolutamente prioritario dal CEs.
Innanzitutto dal 2021 è in corso un grande progetto di ricerca scientifica
mirato a creare solide basi scientifiche che permettano di farsi un quadro più
preciso della situazione fino al 2030. In secondo luogo, nel quadro del Rapporto finale USEs sono state
proposte diverse misure a medio termine per migliorare la situazione.
Domande inoltrate sull’apporto di personale all’esercito:
Il comitato
direttivo del progetto mil prof 4.0 ha preso le seguenti decisioni durante la
sua seduta dedicata alla valutazione delle varianti concernenti il modello di
orario di lavoro per ufficiali di carriera (fino alla classe di stipendio 29
inclusa) risp. sottoufficiali di carriera e membri del servizio di volo
militare:
Le FAQ sulla
revisione dell’ordinanza concernente il pensionamento in particolari categorie
di personale (OPPCPers) sono consultabili all’indirizzo:
RS 172.220.111.35 - Ordinanza del 20 febbraio 2013 concernente il pensionamento in particolari categorie di personale (OPPCPers) (admin.ch).
Domande inoltrate sul tema dell’orario di lavoro:
Sospensione della Scuola militare
Nel corso dei lavori per il progetto Mil
prof 4.0, in relazione all’ulteriore sviluppo dei corsi di formazione
dell’ACMIL/PF di Zurigo, è stato deciso di sospendere lo svolgimento della
Scuola militare (Scuola mil) a partire dal 2024. I motivi di questa decisione
sono molteplici. Innanzi tutto occorre tener presente che la Scuola militare,
al contrario del ciclo di studi bachelor e del corso di diploma, non porta al
conseguimento di un diploma riconosciuto a livello nazionale. Ciò rende
notevolmente più difficoltoso l’accesso a perfezionamenti sia civili che
militari. La mancata attestazione di qualificazione accademica richiede
pertanto per numerosi corsi di perfezionamento in Svizzera il cosiddetto esame
su dossier, in cui il candidato deve dimostrare la propria idoneità. Il
successo di un esame d’ammissione di questo genere non è garantito a priori e
quindi il perfezionamento di coloro che hanno assolto la Scuola militare può
essere pianificato solo con riserva. Anche il perfezionamento militare all’estero
risulta pregiudicato dalla mancanza di uno studio di base. Per gli ufficiali di
professione degli Stati esteri che condividono i nostri stessi valori,
un’istruzione accademica rappresenta nel frattempo uno standard e quindi anche
l’ammissione a perfezionamenti militari è sempre più correlata a condizioni
accademiche, di cui i diplomati della Scuola militare non dispongono.
Inoltre, negli ultimi anni diverse problematiche legate alla Scuola militare e
preesistenti da tempo si sono acutizzate. Da un canto, il raggiungimento degli
obiettivi di formazione, in particolare nell’ambito delle lingue, è diventato
sempre più difficoltoso; d’altro canto il numero di allievi per classe è
diminuito costantemente, tanto che, con poche eccezioni, nelle ultime annate soltanto
5-6 aspiranti hanno assolto la Scuola mil. Al riguardo occorre però
sottolineare che attualmente il 45% circa dei cittadini svizzeri nelle annate
in questione consegue una forma di maturità (ginnasiale, specializzata o
professionale) e quindi gran parte delle persone soggette all’obbligo di leva
che entrano in considerazione per compiti di quadro dispone già dei requisiti
necessari per poter accedere al settore universitario. Si tratta di uno
sviluppo che presenta conseguenze dirette sul numero delle persone interessate
alla Scuola mil. Lo sforzo di gestire classi così piccole è sproporzionatamente
elevato, perciò nel corso del progetto Mil prof 4.0 è stato deciso di investire
le capacità disponibili per incrementare l’attrattiva di CSB e Cdipl, in cui viene
istruita la maggioranza dei futuri ufficiali di professione. Tuttavia, affinché
anche in futuro i candidati con un diploma di fine tirocinio abbiano la
possibilità di assolvere l’istruzione quale ufficiale di professione,
l’esercito consentirà di adottare misure di sostegno individuali.
Domande inoltrate sul tema dell’istruzione degli ufficiali di professione:
Perfezionamento SSPE
Sebbene il
sottufficiale di professione sia comunemente inteso come un’occupazione e
debbano essere soddisfatti i relativi requisiti, le procedure di selezione e
l’istruzione, la professione non figura nell’Elenco delle professioni della SEFRI. Il motivo è che
l’attuale assolvimento della SSPE non conta come un proprio attestato
professionale federale (esame federale di professione) o un diploma federale
(DF), e che non esiste un corso SSS esplicito.
Oggi i suff
prof possono, dopo aver completato la SSPE, ottenere l’attestato di formatore/trice con attestato professionale federale con relativa
iscrizione al registro professionale, ma tale attestato copre solo un aspetto
(l’istruzione) del profilo professionale.
Nella sua 13ª
seduta del 4 maggio 2023, il comitato direttivo del progetto Militari di
professione 4.0 ha quindi deciso di sviluppare ulteriormente il corso di
formazione di base (Cfo base) SSPE in un ciclo di formazione delle scuole
professionali specializzate superiori (SSS). Il piano prevede che la SSPE avvii
il corso di formazione di riferimento nel 2026.
Da un lato,
ciò consente ai suff prof di detenere un attestato compatibile con il Cfo base
e dall’altro alla SSPE di posizionarsi nel panorama formativo svizzero come
scuola specializzata superiore. Questo apre anche ulteriori opportunità di
cooperazione nazionale e internazionale con istituti di formazione civili e
militari.
Il piano di
studio quadro necessario e il curriculum sono ora in fase di elaborazione da
parte della SSPE e dovranno in seguito ottenere il riconoscimento dalla
Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (cfr. Formazione professionale superiore (admin.ch)).
Una parte del
(futuro) corpo insegnante inizierà da quest'anno un perfezionamento per docenti
di insegnamento professionale presso le scuole specializzate superiori.
Per i suff
prof che hanno ricevuto o riceveranno una formazione secondo il «sistema
attuale» saranno elaborate soluzioni di passaggio.
La formazione
professionale superiore in Svizzera
I corsi SSS
forniscono agli studenti le competenze per assumere in modo indipendente
responsabilità specialistiche e di condotta nel loro campo. Sono orientati alla
pratica e promuovono in particolare la capacità di pensare in modo metodico e
sistemico (Informazioni generali sulle scuole specializzate superiori (SSS) (admin.ch)).
Insieme agli
esami federali (esame federale di professione ed esame professionale federale
superiore), i corsi SSS costituiscono la formazione professionale superiore in
Svizzera. Per i professionisti in possesso di un attestato federale di capacità
(AFC) o di un titolo di studio equivalente di livello secondario II, la
formazione professionale superiore consente di specializzarsi e approfondire le
proprie conoscenze. Insieme alle università e alle scuole universitarie
professionali, la formazione professionale superiore costituisce il livello
terziario del sistema formativo svizzero (Formazione professionale superiore (admin.ch)).
Domande inoltrate sulla SSPE:
Nell'ambito della digitalizzazione, è
stata sviluppata la strategia «Trasformazione digitale dell'Esercito svizzero»
(DxDA). Questa strategia è un piano globale con l'obiettivo di rafforzare la
capacità di difesa dell'Esercito attraverso l'uso di moderne tecnologie
digitali. L'attenzione si concentra sulla rete di sensori, intelligence e
comando e controllo, che deve essere digitalizzata secondo gli standard
internazionali. Tuttavia, questa strategia evidenzia anche la trasformazione
che getterà le basi per la digitalizzazione Digitale Transformation der Armee in Kürze (admin.ch), pagina attualmente disponibile solo in tedesco.
Allo stesso tempo, è in corso
l'ulteriore sviluppo del Comando Ciber (admin.ch).
Domande inoltrate sul tema della digitalizzazione, l’ai e il Commando Ciber:
ncernente i mil prof spec DEE 10 e i PM
Dist Spec , la direttiva sulla carriera standard e lo sviluppo professionale personale degli operatori del Distaccamento di Esplorazione dell'Esercito 10 e del Distaccamento Speciale di Polizia Militare del Comando Forze Speciali è stata elaborata.
Nella polizia militare, il progetto «Ulteriore
sviluppo della polizia militare» (Polizia militare (PM) (admin.ch)) si sta svolgendo indipendentemente dal progetto «Militari
di professione 4.0». Nell'ambito del progetto mil prof 4.0, un gruppo di lavoro
sta sviluppando proposte per un percorso di carriera standard per i mil prof
spec PM, nonché misure e modifiche per l'adattamento del profilo professionale
dei mil prof spec PM.
Le qualifiche per tutte le funzioni dei
mil prof spec saranno analizzate nell'ambito del sottoprogetto «Qualifiche per
la formazione professionale superiore dei quadri militari e di milizia» nel
quadro del progetto Militari di professione 4.0 e erano sviluppate proposte per
l'ancoraggio delle qualifiche nella formazione professionale superiore.
Domande ricevute sul tema mil prof spec:
Questa sezione fornisce
risposte a domande su vari argomenti HR. Le risposte ad alcune domande si
trovano nell'Indice HR del portale HR Difesa. Ad alcune domande
molto specifiche non è stato possibile rispondere in termini generali perché
mancano alcune informazioni. Se la vostra domanda rientra in questa categoria,
contattate la HR Infoline (+41 58 465 44 44). In questo modo potremo chiarire
insieme le domande senza risposta.
Abbiamo anche ricevuto
diverse domande sul progetto Mobilità 4.0. Questo progetto non è ancora
terminato e quindi non sono ancora state prese decisioni. Se verranno decisi
dei cambiamenti, il progetto Mobilità 4.0 li comunicherà tempestivamente.
Domande inoltrate sul tema risorse umane nel settore D - Domande per il C Pers D:
All’inizio del terzo trimestre del 2023, si conclude l’era del Centro di comando per la formazione alla condotta presso la Scuola centrale, che ha plasmato la relativa istruzione dell’esercito fin dai suoi albori a Riedbach. A partire dal 1º luglio, il cdo CFC è stato fuso con il cdo MIKA per formare il comando formazione alla condotta e alla comunicazione (CCC) e subordinato all’ISQE.
Domande ricevute sul tema comando condotta e comunicazione:
In questa sezione troverete domande e
risposte relative alla cooperazione.
Nel rapporto supplementare al Rapporto sulla politica di sicurezza 2021 del settembre 2022, il Consiglio federale ha
annunciato l'intenzione di rafforzare la cooperazione internazionale con le
organizzazioni partner nel quadro del diritto di neutralità.
Il 31 gennaio 2024 il Consiglio federale
ha pubblicato il rapporto «Capacitàdi difesa e cooperazione», in adempimento del postulato 23.3000
SiK-S del 12 gennaio 2023 e del postulato 23.3131 Dittli del 14 marzo 2023.
Il rapporto «Rafforzamento delle capacità di difesa» afferma che le Forze armate vogliono
rafforzare la cooperazione internazionale.
Domande ricevute sul tema cooperazione / Nato:
La mappa
illustra i passaggi di molte carriere militari. Con i suoi diversi quartieri,
mostra le opportunità di sviluppo e le opzioni dalla scuola dell'obbligo alle
opportunità di sviluppo nell'Esercito di milizia, nonché la formazione di base
e la formazione continua dei militari di professione fino al passaggio a una
professione civile presso l'Amministrazione federale.
Trova la tua
strada qui.
Per garantire
che la Mappa dei mil car possa essere utilizzata in modo ancora più efficiente
come strumento di orientamento e sviluppo, parallelamente alla sua
finalizzazione si sta sviluppando anche una piattaforma per i posti di lavoro
dei mil car. Ciò consentirà ai mil car di considerare i possibili percorsi di
sviluppo sulla mappa in futuro e di controllare il portale dei posti di lavoro
per vedere quali funzioni sono disponibili per loro.
Domande inoltrate sul tema carta geografica:
Quanto è costata questa «carta geografica»?
Risposta: La cartina è stata
sviluppata dai nostri collaboratori di progetto e creata dall’MDE
(internamente). Pertanto, escluse le nostre spese di personale, non sono stati
generati ulteriori costi.
Chi elabora e compila la carta geografica? Lo fanno i collaboratori stessi?
Risposta: Fondamentalmente può
lavorare con la cartina chiunque lo desideri. Può farlo il collaboratore, se
desidera riflettere sul suo percorso o se desidera prepararsi a un colloquio
relativo alla propria carriera. Naturalmente anche i superiori possono usare la
cartina per condurre un dialogo di sviluppo.
Gli esempi solitamente illustrano carriere con un cambio nell’amministrazione/industria civile; la carriera militare classica è ancora auspicabile oppure è piuttosto un ostacolo?
Risposta: Nell’esempio proposto
in occasione degli eventi organizzati dalla Comunicazione è stata mostrata una
strada che prevede anche una tappa nell’economia privata per sottolineare che
l’esercito è aperto al cambiamento.
Ogni mil prof ha la
libertà di muoversi sulla cartina a seconda delle proprie possibilità.
La «carriera militare
classica» ovviamente è sempre possibile e auspicata.
Per gli uff prof vi è solo una strada: quella che porta verso l’alto. In futuro ci saranno più possibilità per un cambiamento laterale della professione in seno all’esercito?
Risposta: Sì. Lo sviluppo
laterale viene incentivato anche nell’ottica di una carriera di stato maggiore.
La cartina intende illustrare anche questo aspetto.
Il modello della carta geografica comporta che si possa/debba candidarsi nuovamente per i posti vacanti?
Risposta: Lo scopo non è che ci
si debba candidare. La cartina è volta a offrire idee sul percorso che una
persona può intraprendere e il link al portale d’impiego è pensato per aiutare
a valutare realisticamente se una determinata posizione possa andare bene o meno
per una persona, se qualcuno ha già le competenze richieste oppure come è
possibile acquisirle.
La variante
«Candidatura per tutti i posti/le funzioni» è stata esaminata nel progetto Mil prof 4.0.
Le condizioni quadro
della professione di monopolio, insieme alla trasferibilità nonché
all’istruzione e allo sviluppo precoci e incentivati per una funzione rendono
il modello di candidatura difficile per tutte le funzioni. Tuttavia determinate
funzioni dovrebbero continuare a essere messe a concorso.
Vi è una carta geografica anche per i suff prof? Si parla sempre e molto di uff prof.
Risposta: La stessa carta geografica è valevole per tutto il personale militare
(uff prof/suff prof/SQ D/MSVM/AUS) e intende illustrare tutte le strade
percorribili dai militari di professione.
Domande inoltrate sul tema portale d’impiego:
Come si intende garantire con un portale d’impiego che le funzioni «sgradevoli» continuino a essere occupate?
Risposta: A mio parere non vi sono funzioni
«sgradevoli». È essenzialmente una questione di approccio individuale. Tuttavia
rientra nella responsabilità del settore GIC presentare ai collaboratori delle
proposte di sviluppo tenendo naturalmente conto delle prestazioni fornite.
Quando sarà nuovamente creata una piattaforma d’impiego? Nel passato si è rivelata molto efficace e offre maggiore apertura rispetto ad oggi.
Risposta: La versione 0 del portale d’impiego sarà
messa a disposizione online all’inizio del 2025. Verrà aggiornata costantemente,
in particolare per quanto concerne la descrizione dei posti e soprattutto
completata successivamente con il modello delle competenze, che consente ai
collaboratori di informarsi. Inoltre dovrà anche consentire di confrontarsi con
eventuali istruzioni supplementari, che i collaboratori devono svolgere per
potersi perfezionare in vista di un determinato posto.
In passato vi è già stato un portale d’impiego per mil prof. In che cosa quello nuovo sarà migliore?
Risposta: Le aspettative dei militari di
professione. Una piattaforma d’impiego è stata auspicata più volte nei gruppi
di lavoro per avere una panoramica dei posti per i mil prof.
Il portale d’impiego offre una panoramica dei posti vacanti o una descrizione delle funzioni?
Risposta: La piattaforma rappresenterà le strutture
dei posti in seno alle unità organizzative, presenterà il relativo profilo dei
posti e integrerà il modello delle competenze che è stato creato nel quadro del
progetto Mil prof 4.0.
Per motivi gestionali da parte della GIC la possibilità di candidarsi per un posto è stata revocata attorno al 2014. Questa possibilità sarà nuovamente introdotta con la nuova cartina d’impiego? Se sì, si tratta di una misura fattibile?
Risposta: Il portale d’impiego non è pensato come
piattaforma di candidatura. È piuttosto volto a consentire ai militari di
professione di informarsi autonomamente sui posti e a indicare le loro
preferenze nei colloqui ELS, anche nelle discussioni in merito a possibili
perfezionamenti. Tuttavia occorre tenere conto che la competenza decisionale
non compete al settore GIC ma alla linea gerarchica.
Nel portale d’impiego mancano i posti vacanti civili presso la Confederazione, dalla quale spesso provengono i mil prof e dove ritornano dopo un certo tempo.
Risposta: Questi posti, per
esempio presso le Swiss Innovation Forces (SIF), devono ancora essere
integrati.
La descrizione dell’attuale sistema salariale della Confederazione è
consultabile al seguente link: Sistema salariale (admin.ch)
Una raccolta delle disposizioni legali vigenti concernente il profilo
professionale è disponibile al link Militari di professione 4.0 (admin.ch) (rubrica «basi giuridiche»).
I singoli
articoli della legge federale sul personale e i relativi commenti esplicativi
sono disponibili su: Pubblicazione interattiva del diritto del personale (admin.ch)
Domande inoltrate sul tema salario:
La classe di stipendio dei prof mil ha a che fare con la responsabilità (disponibilità //24 per il mangiare, il dormire e la cura delle reclute) e meno con l’orario di lavoro risp. il pensionamento.
Risposta: Ogni funzione nel
corpo mil prof è (è stata) valutata individualmente (rif. art. 59 OPers). Ogni
funzione viene (veniva) valutata sulla base della descrizione secondo criteri
uniformi e oggettivi ed assegnata a una classe di stipendio.
I fattori decisivi per
la valutazione sono la formazione preliminare richiesta, l’entità dei compiti e
delle esigenze, le responsabilità e i rischi inerenti alla funzione. Ciò
include gli elementi citati nella domanda.
L'Ufficio federale del
personale ha descritto le funzioni di riferimento sulla base di profili
professionali realmente esistenti. Queste funzioni di riferimento sono profili
funzionali che corrispondo a un tipo ideale e quindi facilitano l'assegnazione
delle funzioni alle classi di stipendio appropriate. Come punti di riferimento,
aiutano anche a attribuire la stessa classe di stipendio per posizioni
comparabili all’interno dell’Amministrazione federale.
Per la valutazione
delle funzioni risp. delle posizioni mil prof viene consultata
contemporaneamente l'
ordinanza sulla valutazione delle funzioni particolari nel DDPS, che riassume le funzioni risp. le posizioni con
prerequisiti e compiti comparabili (anche per quanto riguarda la formazione e
il perfezionamento).
Le posizioni, funzioni
e classi di stipendio sono inoltre assegnate a un gruppo d’impiego per uff prof
risp. suff prof (cfr. allegato 1 dell'ordinanza sulla
valutazione delle funzioni nel DDPS).
Budget per il personale di ogni diretto sottoposto CEs: quanta libertà d’azione c’è se l’organico è/era fissato dal parlamento? Qual è il livello organizzativo più basso che può decidere sulla propria massa salariale (quantità di posizioni)?
Risposta: I
diretti sottoposti CEs dispongono un budget per il personale annuale e sono
responsabili di questo budget in modo indipendente, anche per quanto riguarda
la regolamentazione della delegazione della competenza decisionale.
Come si può giustificare che un aiutante capo abbia la stessa classe di stipendio di un capitano appena diplomatosi dall’ACMIL?
Risposta: In
base alla vigente ordinanza sulla valutazione delle funzioni nel DDPS un uff prof rientra nel gruppo d’impiego 1 con la
classe di stipendio 22 dopo aver assolto con successo la formazione all’ACMIL,
mentre un aiutante capo è impiegato nel gruppo d’impiego 5 con la classe di
stipendio 24.
Le
funzioni risp. le posizioni nel corpo mil prof sono, come indicato sopra,
valutate e assegnate separatamente a una classe di stipendio.
Occorre
anche tenere conto del fatto che le classi di stipendio indicano un importo
massimo in CHF (cfr. art. 36 OPers), che tuttavia non corrisponde al salario iniziale,
il quale viene raggiunto solo dopo alcuni anni attraverso l’evoluzione dello
stipendio sulla base della valutazione delle prestazioni (cfr. art. 39 OPers).
Gli
stipendi iniziali sono fissati in base ai requisiti della funzione (valutazione
della funzione) e tenendo conto in giusta misura dell’esperienza professionale
e di vita della persona così come delle competenze esistenti e inerenti alla
funzione. In merito al corpo militari di professione, la determinazione dello
stipendio iniziale viene svolta dalla SG-DDPS. Il DFF pubblica annualmente i
valori indicativi di riferimento per fissare lo stipendio (cfr. art. 37 OPers).
Una domanda salariale: qual è l’idea e lo scopo della differenza di retribuzione tra le diverse fasce d’età, tra aspiranti e militari a contratto temporaneo o tra ufficiali e sottufficiali di professione?
Risposta: Dato
che il personale militare è attivo in diverse funzioni, quest’ultime richiedono
formazioni e perfezionamenti diversi. Le singole funzioni/posizioni del
personale militare sono pure, come indicato sopra, valutate individualmente.
Il
motivo per cui lo stipendio varia in funzione dell’età è da ricondurre
all’evoluzione dello stipendio sulla base della valutazione della prestazione.
È possibile definire uno stipendio base per tutti i militari di professione e poi valutare le funzioni d’impiego e determinare un’indennità d’impiego (similmente all’impiego)?
Risposta:
Il progetto mil prof 4.0 ha elaborato quest’idea nella variante «modello dello stipendio di base» e ne ha valutato i relativi vantaggi e svantaggi. L'elaborazione di un modello di stipendio di base separato per il personale militare professionale è attualmente in fase di interruzione, in quanto il modello di stipendio federale è oggetto di un'analisi generale (cfr. Proposte per migliorare il sistema salariale dell’Amministrazione federale (admin.ch)).
Statuto e possibilità del pensionamento anticipato: la riforma del secondo pilastro (riduzione dei contributi, abbassamento del tasso di conversione) è stata presa in considerazione?
Risposta: Riguardo ai contributi al 2° pilastro gli aventi
diritto riceveranno un’indennità per lavoro aggiuntivo mediante contributo
supplementare del datore di lavoro secondo l’OPPCPers: per persone impiegate
fino alla CS 23 (piano standard) l’importo equivale al 2% dal 22° fino al 44°
anno di età risp. 5% dal 45° fino al 65° anno d’età. Per persone impiegate con
CS 24 fino a 29 (piano per i quadri) l’importa equivale al 2% dal 22° al 44°
anno d’età e 6% dal 45° fino al 65° anno d’età (art. 3 OPPCPers).
Per quanto riguarda la rendita transitoria: ai sensi
dell’art. 88f OPers
il datore di lavoro (Confederazione) contribuisce
alla rendita transitoria nella seguente misura (cfr. allegato 1 OPers):
L'intera rendita transitoria (ovvero il 100%)
corrisponde al massimo all'importo massimo della rendita semplice di vecchiaia
AVS (cfr. con FAQ OPPCPers, U1).
L’elenco delle funzioni aventi diritto alla
partecipazione del datore di lavoro al finanziamento della rendita transitoria
è consultabile su: Previdenza professionale (admin.ch) (rubrica «Novità»).
Ulteriori possibili riforme del secondo pilastro
dipendono dal contesto socio-politico e dal processo legislativo e perciò non
possono essere influenzate dal progetto mil prof 4.0.
Come si può giustificare il fatto che i/le mil prof debbano prestare annualmente ca. 3 settimane di servizio di picchetto 24/7 non retribuito? Un servizio di picchetto che comprende, ad esempio, l’obbligo di raggiungere il luogo di lavoro entro 3 ore? Le x settimane di servizio di picchetto in aggiunta alla normale attività lavorativa sono un onere enorme per i team di mil prof.
Risposta: Per definizione,
l’orario di lavoro secondo le esigenze professionali comporta che i/le
dipendenti siano pronti all’impiego per eventuali incarichi al di fuori del
normale orario di lavoro (servizio di picchetto). Di conseguenza, non viene
corrisposta alcuna retribuzione né in termini di tempo (supplementi di tempo)
né in termini monetari (indennità monetaria), in conformità con la legge
federale sul personale. I carichi di lavoro supplementari/eccedenti che si
protraggono su un determinato periodo di tempo devono essere compensati per
mezzo di prestazioni aggiuntive del datore di lavoro in conformità alla
normativa vigente (cfr. ad es. OPPCPers). È responsabilità
dei superiori definire soluzioni compatibili con il team.
Domande inoltrate sul tema «benefits»:
torna alla panoramica degli argomenti
L'iniziativa strategica n. 3 (rafforzamento
dell'immagine pubblica dell'esercito) mira a dare un volto uniforme e solido
all'Esercito svizzero.
In questo
contesto occorre distinguere tra due diversi aspetti del marchio:
la corporate
identity (CI) rappresenta l'immagine che l'esercito ha di sé. D'ora in poi vi
rientra anche il claim «difeso», così come i quattro atteggiamenti di base
«fiero», «disciplinato», «cameratesco» e «competente». Questi valori sono
legati all'identità visiva.
Il corporate
design (CD) comprende l'intera identità visiva della nostra organizzazione. Un
segno visibile dell'Esercito svizzero e un valore importante sul piano del
marchio è rappresentato dall'uniforme e dal colore verde militare. Con il CD
dell'esercito, l'Esercito svizzero ottiene un segno distintivo di nazionalità e
una nuova identità visiva (design).
Di seguito
l'interazione tra CI e CD è definita come «Immagine del marchio dell'Esercito
svizzero» e l'impiego del CD come «design».
Domande inoltrate sul tema nuovo claim:
torna alla panoramica degli argomenti
Le
informazioni generali sulla previdenza professionale per i dipendenti della
Confederazione sono disponibili su Previdenza professionale (admin.ch).
Le FAQ sulla
revisione dell'ordinanza OPPCPers sono disponibili su OPPCPers (admin.ch).
Domande inoltrate sul tema del pensionamento:
torna alla panoramica degli argomenti Il progetto Mil prof 4.0
ha lo scopo di sviluppare ulteriormente la professione / gli ambiti
professionali dei militari di professione in funzione delle esigenze
dell’esercito, del mondo del lavoro 4.0, dei cambiamenti a livello sociale
nonché della digitalizzazione. In questo modo si intende posizionare la
professione come un elemento attrattivo all’interno del panorama professionale
svizzero, reclutare nuove leve sufficientemente qualificate nonché orientare
l’istruzione di base e il perfezionamento alle esigenze dell’organizzazione e
dei militari di professione.
Il mandato di progetto
corredato dagli obiettivi e dallo stato del progetto è consultabile alla pagina Militari di professione 4.0 (admin.ch)
Una serie di
prescrizioni valide per il profilo professionale sono disponibili alla pagina Militari di professione 4.0 (admin.ch) (rubrica «Basi
giuridiche»)
I singoli articoli
concernenti il diritto sul personale federale e i relativi rapporti esplicativi
sono disponibili alla pagina: Pubblicaizone interattiva del diritto del personale (admin.ch)
Domande generali:
Domande inoltrate sul tema del’effettivo mil prof / posti vacanti / partenze:
Mancano mil prof. È possibile assumere tutti gli interessati come candidati oppure vi è un contingente? Cosa emerge dalle previsioni in materia di effettivi del personale relative ai mil prof nei prossimi 10 e 20 anni e quali sono eventualmente le misure per evitare una carenza di personale?
Risposta: A giugno 2023, rispetto all’effettivo regolamentare della struttura 2023 (totale uff prof/suff prof: 1744,8 FTE) mancavano 58,7 FTE per gli uff prof come pure 69,5 FTE per i suff prof (totale arrotondato 7,5 per cento). Gli «gli uff prof/ suff prof mancanti» sono tuttavia compensati parzialmente e quale soluzione transitoria con militari a contratto temporaneo, collaboratori civili, SQ D o MSVM. Il numero dei «posti vacanti» fluttua nell’arco dell’anno a causa dei pensionamenti e delle dimissioni, ma anche a seguito dell’integrazione di mil prof che hanno concluso la loro formazione di base come pure di ex mil prof che desiderano reinserirsi («persone che desiderano un reinserimento professionale»), nonché dei «militari provenienti da altre formazioni».
Per gli uff prof e i cand/asp suff prof (effettivo regolamentare: 80 FTE cand suff prof / 68 FTE cand uff prof / 74 FTE asp suff prof / 106 asp uff prof) vi sono dei contingenti. Tuttavia a giugno 2023 non erano ancora stati sfruttati appieno. Pertanto è possibile assumere gli interessati idonei. Questo è possibile anche quando il contingente della formazione d’addestramento è già esaurito. Decisivo è quindi il fabbisogno complessivo dell’esercito e lo scambio tra le formazioni d’addestramento avviene tramite la GIC Es.
Attualmente dalle previsioni in materia di effettivi del personale emerge che, in caso di struttura regolamentare e fluttuazione media invariate, del raggiungimento di 33 uff prof e 38 suff prof istruiti ogni anno nonché in considerazione dei probabili pensionamenti dell’effettivo regolamentare, si raggiungerebbero ca. 2033 uff prof e ca. 2038 suff prof (tra gli anni 2025 e 2028 ritorneremmo sostanzialmente allo stato attuale).
In merito a Mil prof 4.0 si parla solitamente del futuro, tuttavia la situazione attuale mostra purtroppo molte partenze di mil prof che non lasciano l’esercito a causa dell’istituzione bensì della condotta. La politica del personale è discutibile.
Risposta: In occasione di ciascuna dimissione da parte
di un uff prof o di un suff prof, il Pers D tiene un colloquio d’uscita per
discutere i motivi delle dimissioni.Le conseguenze tratte da questi colloqui
sono discusse con i responsabili, soprattutto se le dimissione sono dovute alla
condotta e confluiscono nei perfezionamenti dei futuri quadri.
Negli anni la fluttuazione a causa delle
dimissioni dei mil prof (esclusi i SQ D) è stabile e il valore medio
(2018-2022) si attesta a circa l’1,5 per cento.
Sono liberi circa 44 posti come uff prof E1/2 e circa 35 posti quali uff prof E2. La scuola militare è sospesa. Il Comando dell’esercito come intende garantire le nuove leve tra gli uff prof se in parallelo la professione perde di attrattiva? Questo è quanto affermano alcuni suff prof.
Risposta: Non sono
d’accordo sul fatto che la professione stia perdendo di attrattiva. Già ora la
professione è interessante e con le misure introdotte, tratte dal progetto Mil prof 4.0 , l’obiettivo è che questa
continui a essere interessante anche in futuro o che lo diventi in misura
ancora maggiore.
Grazie alle misure adottate nell’ambito dell’ulteriore sviluppo della
SSPE e dell’ACMIL (integrazione ancora maggiore nel panorama formativo
svizzero), del lavoro a tempo parziale e del numero massimo di ore settimanale
nella media annuale, assieme alle condizioni di assunzione già oggi
interessanti e di cui gode il personale federale (stipendio, regolamentazione
delle vacanze e della cassa pensioni), si intende far sì che la professione
continui ad essere attrattiva e che attiri nuove leve idonee.
Il reclutamento di personale è importante. L’accento è posto principalmente sull’assunzione di nuovi mil prof. A mio parere ci sono tuttavia troppe partenze. Cosa viene fatto concretamente per ridurle?
Parla dell’attrattiva della professione e del confronto con l’economia civile. Qual è la strategia per diminuire il numero delle partenze dei giovani mil prof che passano all’economia privata?
Risposta: Negli ultimi anni il numero dei militari di professione (mil prof)
uscenti è stato inferiore alle previsioni (20 nel 2022 / 1,2 per cento di tutti
i mil prof). Questo mostra la grande lealtà che i mil prof mostrano al loro
datore di lavoro. Naturalmente ogni singola dimissione è di troppo, ma se si
confronta questo dato con quello delle professioni simili (insegnamento 12 per
cento, amministrazione 9,1 per cento cfr. UST - Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) 2022), è
nettamente inferiore e mostra la fedeltà dei militari di professione rispetto
al loro datore di lavoro. Inoltre ogni anno alcuni di loro tornano nel corpo
dei militari di professione dopo aver acquisito ulteriori competenze in aziende
private e in amministrazioni pubbliche.
Tuttavia dobbiamo attuare miglioramenti costanti anche nell’ambito della
fidelizzazione. Dobbiamo occuparci del perfezionamento dei mil prof e dello
sviluppo di ulteriori offerte nell’ambito della formazione. Queste ultime sono
sviluppate ulteriormente nel quadro dell’attuazione del modello delle
competenze e dell’introduzione del posto quale consulente alla carriera.
Considerando che un giovane cambia orientamento professionale circa 7 volte nella sua vita, come intendete motivare un mil prof a rimanere in seno all’esercito fino alla pensione?
Risposta: La nostra professione dà la possibilità di cambiare funzione più volte
nel corso della carriera continuando ad avere la sicurezza dello stesso datore
di lavoro. Questo vantaggio è sottolineato regolarmente in occasione dei
colloqui nell’ambito di ALLEGRA e ELS.
Le scuole soffrono una carenza di posti non occupati, mentre a Berna i posti sono occupati in misura superiore al 90 per cento. Non sarebbe meglio colmare le lacune al fronte?
Risposta: I confronti possono essere fuorvianti. Anche a
livello degli stati maggiori vi è un elevato numero di funzioni vacanti, i cui
compiti devono essere assunti da altri. Inoltre nel quadro delle diverse
riorganizzazioni e a causa delle crescenti opportunità offerte dalla
digitalizzazione, alcuni posti sono stati eliminati a favore delle FOA e delle
scuole. Il fatto è anche che è più semplice trovare un candidato adeguato per
una funzione E1 o E2 che per una funzione E3 o E4, che dipende in misura
nettamente maggiore dalla carriera e dalle competenze acquisite.
Nonostante la penuria di specialisti, il datore di lavoro non incoraggia chi è a ridosso della pensione a riflettere su come impiegare il proprio potenziale e la propria esperienza. Perché?
Risposta: Conformemente all’articolo 35 OPers vi è la
possibilità di un impiego anche oltre l’età ordinaria di pensionamento. Dunque
io credo che occorra parlare di questa opportunità.
Domande ricevute sul tema dell'apprendimento permanente:
Come riusciranno l’esercito e in particolare il progetto Mil prof 4.0 a coprire le esigenze in termini di E1-E2 (uff prof e suff prof) sul campo e a mantenere invariato il tempo d’istruzione (tra 2 e 4 anni)?
Risposta: L’ulteriore
sviluppo dei corsi di formazione di base presso l’ACMIL e la SSPE si orienta
alle esigenze e al primo impiego, valutati costantemente con le formazioni
d’addestramento. Conformemente all’attuale stato della pianificazione, le
tempistiche dei Cfo base non subiranno cambiamenti. Nel quadro del reclutamento
bisogna riuscire a reclutare il numero necessario di candidati. La maggiore
integrazione dei Cfo base nel panorama formativo svizzero, le regolamentazioni
concernenti il tempo di lavoro e la riduzione del tasso occupazionale nonché la
«cultura di condotta» mirano a rafforzare l’attrattiva della professione.
Occorre promuovere l’apprendimento permanente e dargli il giusto riconoscimento. Quali misure vengono adottate in questo senso?
Risposta: L’introduzione
del profilo delle competenze definisce le caratteristiche dei posti che occorre
occupare. Ne risulta che le misure di perfezionamento sono pianificate e
sostenute in modo che i collaboratori possano rispettare nel miglior modo
possibile i requisiti.
Ha parlato di «apprendimento permanente». Come si intende attuare l’idea dell’apprendimento permanente, visto che attualmente è già abbastanza difficile frequentare perfezionamenti a causa degli effettivi di personale? Quando dovremmo trovare tempo per allenarci nel nostro mestiere (p. es. maneggio dell’arma, mezzi coercitivi, ecc.)?
Risposta: Si intende
attuare la visione «apprendimento permanente» pianificando il perfezionamento
professionale promosso attraverso la gestione degli impieghi e delle carriere.
I corsi che
servono ad «allenarci nel nostro mestiere» (p. es. per l’ottenimento del
brevetto) rientrano nell’apprendimento permanente.
Come si investe nelle conoscenze specialistiche e nel perfezionamento dei mil prof? I cicli di studi SUP (p. es. ing) aiutano a prepararsi per una funzione.
Risposta: Giacché
intendiamo sostenere nel miglior modo possibile lo sviluppo e il
perfezionamento dei militari di professione e visto che esistono già misure
concrete, occorre garantire che queste ultime possano essere pianificate in
modo proattivo per gli impieghi futuri.
La penuria di specialisti si fa/farà sentire al nostro interno indipendentemente dal settore. Occorre assolutamente consentire e cofinanziare un numero maggiore di istruzioni/perfezionamenti.
Risposta: Per questo
motivo la fase dell’istruzione di base è stata nuovamente concepita, i relativi
corsi presso la SSPE e l’ACMIL sono stati sviluppati ulteriormente e l’ACMIL
organizza sia un consecutive master sia un executive master. Nel contempo sono
stati verificati i contenuti dei corsi di perfezionamento presso la SSPE e
l’ACMIL.
Inoltre
occorre discutere e richiedere insieme ai superiori i perfezionamenti
individuali come avviene attualmente conformemente alle disposizioni vigenti.
In questo contesto il sostegno finanziario e/o in termini di tempo da parte del
datore di lavoro è definito e convenuto individualmente per mezzo di un accordo
in materia di formazione. I mezzi finanziari sono parte del credito di
formazione annuale dei subord dir CEs.
Conformemente al progetto Mil prof 4.0 desideriamo essere riconosciuti come esperti militari e presentarci come tali (occorre promuovere le persone giuste)! Per quale motivo attualmente un corso di perfezionamento che si consiglia in vista di un ulteriore sviluppo non viene pagato al 100%?
Risposta: Nel caso dei
corsi di perfezionamento individuali si distingue se siano assolutamente
necessari oppure consigliati. A seconda dei casi il datore di lavoro può
decidere di contribuire mettendo a disposizione mezzi finanziari e/o del tempo.
Questo viene discusso e concordato tra il superiore e il collaboratore.
Tuttavia io desidero che i corsi di perfezionamento individuali – anche tenuto
conto dell’apprendimento permanente – siano promossi e sostenuti.
Esistono delle istruzioni secondo le quali gli uff prof E1 ed E2 non ricevono sostegno dal datore di lavoro qualora frequentino corsi di perfezionamento presso una scuola universitaria civile. Cosa riserva il futuro visto che il contributo per la formazione per i mil prof verrà meno?
Risposta: L’articolo
1 dell’ordinanza sul contributo per la formazione per i quadri di milizia
dell’esercito (OCFQE)
stabilisce che viene applicato il diritto al contributo per la formazione per i
quadri di milizia dell’esercito. In occasione della scuola per i quadri oppure
del servizio pratico (istruzione a sottufficiale superiore o ufficiale fino al
livello di stato maggiore del corpo di truppa) i militari di professione
mantengono il loro contratto individuale di lavoro ed è versato loro lo
stipendio completo. Al personale dell’esercito è applicato quanto segue:
ricevono un contributo per la formazione soltanto i militari di professione e i
militari a contratto temporaneo mentre sono assunti con un contratto
individuale di lavoro a tempo determinato.
Mil prof 4.0 è rivolto ai nuovi mil prof. Il return on investment aumenta notevolmente (SSPE = SUP/ ACMIL = min bachelor). Coloro che hanno assolto i corsi possono farsi riconoscere le loro prestazioni? Quali sono le conseguenze per gli attuali mil prof?
Risposta: Saranno stabilite delle regolamentazioni
transitorie per gli uff prof/i suff prof che si trovano nel sistema attuale (p.
es. per la partecipazione al Cfo avanz 1-3 presso l’ACMIL/SSPE).
Nell’ulteriore sviluppo della SSPE verranno
inoltre valutate le condizioni alle quali sarà possibile eventualmente
recuperare un attestato.
Disclaimer
Die Antworten sind allgemeine Informationen und haben keinen rechtsverbindlichen Charakter. Verbindlich sind die rechtlichen Erlasse, welche in der amtlichen Sammlung des Bundesrechts veröffentlicht sind.
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Le risposte sono informazioni generali e non sono giuridicamente vincolanti. I decreti legali pubblicati nella raccolta ufficiale delle leggi federali sono vincolanti.